Il nuovo Piano Transizione 5.0 è realtà: il decreto PNRR è stato approvato e al suo interno l’articolo 41 contiene “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
Cosa significa? Che la transizione ecologica verso l’Industria 5.0 è ufficialmente iniziata e comprende diverse misure di supporto per le aziende, inclusi alcune interessanti agevolazioni fiscali per l’acquisto di carrelli industriali.
Parliamo di agevolazioni e non di incentivi perché si tratta di un credito d’imposta, che viene riconosciuto in percentuale per gli investimenti fatti dalle aziende che rispettano alcuni requisiti. I carrelli elevatori rientrano a pieno titolo tra gli investimenti idonei, a patto, ovviamente, che si verifichino alcune condizioni.
Come sfruttare al meglio questa opportunità? Te lo spieghiamo noi!
Il Piano Transizione 5.0 nasce per sostenere gli investimenti in digitalizzazione e favorire la transizione green delle aziende attraverso un sistema strutturato di crediti d’imposta.
L’implementazione di queste misure porterà alla nascita di un modello di Collaborative Industry, basato sulla cooperazione uomo-macchina per fornire prodotti e servizi sempre più vicini alle esigenze specifiche del singolo cliente, rispettando al tempo stesso l’ambiente, in linea con gli obiettivi stabiliti dall’Agenda 2030 in tema di sostenibilità.
Il Piano Transizione 5.0 serve quindi a sostenere sia investimenti in beni strumentali, sia nella formazione dei lavoratori, ritenendo le competenze un asset strategico rilevante nella promozione del Made in Italy.
Gli obiettivi di Industria 5.0 sono chiari:
migliorare la produzione, per offrire sul mercato prodotti capaci di soddisfare una domanda ampiamente diversificata e articolata;
migliorare le condizioni dei lavoratori, grazie all’integrazione dei processi produttivi con le più evolute tecnologie in ambito ICT (information and communication technologies), AI (artificial intelligence) e robotica;
risolvere le problematiche socio-ambientali rimaste insolute durante la fase di industria 4.0, come l’inquinamento e le disuguaglianze.
I vantaggi per la tua azienda non sono solo di carattere operativo. Gli investimenti che rientrano nel Piano Transizione 5.0 ti permettono di accedere a diversi vantaggi fiscali, che si traducono in sgravi che riducono significativamente l’impatto dei costi sulla tua attività.
Vantaggi che sono accessibili a patto di rispettare determinati requisiti, a seconda della categoria di investimenti fatti.
Per accedere all’incentivo legato agli investimenti in beni strumentali serve:
effettuare un investimento in almeno uno dei beni strumentali materiali e immateriali previsti all’allegato A e all’allegato B del piano Transizione 4.0 (i beni devono essere interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura);
questi beni devono essere inseriti in un progetto di innovazione che consenta di ottenere una riduzione dei consumi energetici pari ad almeno il 3% per la struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale oppure ad almeno il 5% dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento.
Seguendo l’accordo siglato con l’Unione Europea, anche i sistemi di autoproduzione e autoconsumo di energia (come gli impianti fotovoltaici) sono idonei all’ottenimento degli incentivi fiscali.
Il requisito è che questi facciano parte di un progetto di innovazione di valore superiore ai 40.000 euro.
Per quanto riguarda i moduli fotovoltaici, l’incentivo è limitato ai soli pannelli prodotti negli Stati membri dell’UE con efficienza pari ad almeno il 21,5%.
Anche le spese per la formazione del personale sono ammesse, purché:
finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi
erogate da soggetti esterni individuati con decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy
Queste concorrono nel limite del 10% degli investimenti effettuati nei beni strumentali e
fino a un massimo di 300 mila euro.
Come detto, le agevolazioni fiscali previste dal nuovo piano si manifestano sotto forma di credito d’imposta.
La struttura approvata per le attività legate alla Transizione 5.0 permette di ottenere:
fino al 35% del valore degli investimenti sotto forma di credito d’imposta se si consegue una riduzione fino al 3% dei consumi energetici della struttura produttiva o fino al 5% dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento;
fino al 40% del valore degli investimenti sotto forma di credito d’imposta se si consegue una riduzione fino al 6% dei consumi energetici della struttura produttiva o fino al 10% dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento;
fino al 45% del valore degli investimenti sotto forma di credito d’imposta se si consegue una riduzione superiore al 10% dei consumi energetici della struttura produttiva o superiore al 15% dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento.
A chi spettano gli incentivi per la transizione 5.0?
Il piano è dedicato a tutte le imprese che inseguiranno l’adeguamento ai parametri richiesti per l’industria 5.0 nel corso del biennio 2024/2025.
Nello specifico, partecipano alle agevolazioni tutti i “nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici”, senza distinzione di forma giuridica, settore, dimensione o regime fiscale.
Ad essere escluse da questo quadro sono le imprese in difficoltà finanziaria o che hanno ricevuto sanzioni interdittive.
Rientrando negli allegati A e B di Industria 4.0, i carrelli elevatori industriali sono idonei anche per le agevolazioni del nuovo Piano Transizione.
In che modo?
Stando alla precedente normativa, i carrelli dotati di sistemi avanzati per ottimizzare i processi produttivi possono beneficiare di un incentivo fino al 5%.
Ad esempio, il sistema Stop & Go, spesso presente nei carrelli con cruise control adattivo o assistenza alla guida avanzata, migliora l’efficienza energetica e riduce l’affaticamento dell’operatore.
Ecco come funziona:
Questo sistema è particolarmente utile in contesti in cui l’operatore deve fermarsi e ripartire frequentemente (ad esempio per prelevare documenti, riducendo lo stress e migliorando l’efficienza della guida).
Come si riflette tutto ciò su quanto previsto da Industria 5.0? Immaginiamo che un’azienda installi un impianto fotovoltaico: grazie a questo investimento, l’azienda può beneficiare di un ulteriore incentivo del 10%, che può essere utilizzato per l’acquisto di un carrello industriale elettrico ricaricabile direttamente con l’energia prodotta dai pannelli solari.
Si tratta di un’opportunità interessante per ottimizzare l’efficienza energetica e ridurre i costi operativi.
Ci sono diversi scenari che permettono l’applicazione della normativa di Industria 5.0 e che permettono alle aziende di accedere agli incentivi per l’acquisto di carrelli elevatori.
Se hai bisogno di maggiori informazioni, vuoi capire come approfittare di questa opportunità o sapere se hai i requisiti necessari per richiedere il credito d’imposta, contattaci: i nostri consulenti sono a tua disposizione per aiutarti a gestire gli investimenti in carrelli industriali e ridurre l’impatto dei costi sulla tua azienda!