In questo articolo approfondiamo il significato, l’utilizzo e i tipi di carrelli commissionatori.

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Il commissionatore è uno strumento di lavoro che svolge alcune attività fondamentali per la gestione di un magazzino o di un qualsiasi spazio deputato alla logistica.

A differenza di altri veicoli del genere, come il classico carrello elevatore o muletto, la sua utilità non dipende dalla grandezza del magazzino e dalla quantità di merce risposta al suoi interno. Il commissionatore, infatti, è utile sempre.

Ma andiamo con ordine, descrivendo le caratteristiche principali, gli usi e le tipologie.

 

Cos’è il commissionatore e perché è utile: l’attività di picking

Il commissionatore – noto anche come carrello commissionatore – è quel veicolo che consente in sicurezza, rapidamente e comodamente di svolgere l’attività di picking. Con questo termine si intende il prelievo di pacchi, spesso da altezze considerevoli o comunque fuori portata per l’individuo comune. Fare “picking”, dunque, significa essenzialmente prelevare pacchi posti ad altezze elevate. Di norma, servirebbe una scala o un qualche tipo di piattaforma, con tutti i rischi del caso. Proprio qui interviene il commissionatore che rende un’azione in genere pericolosa e lenta praticamente un gioco da ragazzi.

Dall’esterno, il commissionatore assomiglia a un carrello elevatore standard  Rispetto a quest’ultimo, però, presenta due differenze. Non gestisce il pallet (ma è comunque dotato di forche); la cabina si sposta… In altezza. L’operatore, quasi fosse in un ascensore a cielo aperto, viene sollevato fino a un’altezza variabile, in modo da accedere più facilmente ai pacchi e alla merce.

Ovviamente un quadro comandi regola alla perfezione tutti i movimenti della macchina, sia quelli in orizzontale, che permettono lo spostamento del veicolo all’interno del magazzino, sia quelli in verticale, che consentono alla cabina (e quindi all’operatore) di raggiungere altezze elevate.

Ipotizzate di dover prelevare un pacco posto a due metri e mezzo di altezza. Immaginate anche di dover utilizzare una scala. Pericoloso, vero? Oltre che lento, si intende…

Ora immaginate di utilizzare un veicolo di piccole dimensioni e maneggevole, che una volta giunto nel punto in cui si trova il pacco, vi “eleva” fino a quando non è a portata di mano. Beh, non c’è proprio paragone. Da qui l’utilità del commissionatore.

Il commissionatore orizzontale: caratteristiche e usi

Esistono principalmente due tipologie di commissionatore, quello orizzontale e quello verticale. I nomi, a dire il vero, non aiutano a comprendere la loro reale funzione.

Il commissionatore orizzontale, infatti, non si muove esclusivamente nelle due dimensioni, ma anche in altezza, quindi – può sembrare strano – anche verticalmente. La sua particolarità è però la seguente: di norma, non raggiunge altezze elevate. Si parla, infatti, di un’altezza pari a 1,2 metri (calcolata dal piede operatore al suolo). Sembra poco, ma badate bene: corrisponde al secondo livello di uno scaffale.

Il commissionatore verticale: caratteristiche e usi

Il commissionatore verticale, invece, consente di raggiungere altezze elevate, in alcuni casi addirittura “vertiginose”. Si parla, infatti, di altezze fino a sei metri (calcolati sempre prendendo a riferimento il piede operatore).

Le particolarità del commissionatore verticale sono due: la possibilità di eseguire il picking anche al quinto livello di uno scaffale, l’implementazione di misure di sicurezza specifiche. L’accesso a queste “altitudini” è di norma pericoloso. Pertanto, i commissionatori verticali vantano alcune componenti di sicurezza come il tettuccio di protezione dell’operatore e le barre anticaduta.

Come scegliere un commissionatore

Il commissionatore è una macchina complicata. La questione non riguarda tanto il suo utilizzo, quanto le componenti che lo caratterizzano. Risultato: scegliere un commissionatore tra i tanti modelli a disposizione non è affatto semplice. Il consiglio è di rivolgersi direttamente al venditore e ai suoi addetti, per farsi dare qualche consiglio, e contestualmente chiedere un preventivo.

Nondimeno, esistono alcune caratteristiche che attestano la qualità del commissionatore, a prescindere dalla tipologia.

Doppio movimento simultaneo. Un buon commissionatore è in grado di spostarsi in avanti (o indietro) e allo stesso tempo elevare la cabina. Questo doppio movimento velocizza le operazione di picking.

Progettazione finalizzata al comfort. Il riferimento è alla presenza di compartimenti che possano contenere oggetti e utensili, e allo stesso modo far sì che rimangano a portata di mano. Un modo, questo, per liberare le mani dell’operatore ed evitare pericolosi sbilanciamenti (es. nel tentativo di recuperare qualcosa dalla tasca). Stesso discorso per il quadro comandi, che deve essere digitalizzato e avere una interfaccia chiara.

Sensori di sicurezza. Per esempio, quelli che rilevano la presenza di due operatori nella stessa cabina (vietato). Molto utili sono anche quelli che rivelano una seduta scorretta: se l’operatore è seduto male, il sensore fa scattare una spia.

Se volete approfondire l’argomento, e ottenere maggiori informazioni sulla fase di scelta e valutazione dei carrelli elevatori date un’occhiata a questa guida.

E’ utile acquistare commissionatori usati?

I commissionatori possono costare molto, come tutti i veicoli per la gestione del magazzino d’altronde. Per fortuna, vi è la possibilità di acquistarli usati.

Ma… Ha senso farlo? La risposta è sì, come ha senso acquistare muletti usati o carrelli elevatori usati. La discriminante non è tanto la tipologia di veicolo, quanto le dinamiche che precedono l’acquisto dell’usato: la manutenzione del mezzo, la risoluzione di eventuali problemi, la verifica delle performance.

D’altronde, i commissionatori prima di essere messi in vendita sono soggetti a ispezioni e verifiche accurati, in modo da rilevare le reali condizioni del mezzo e certificare il buono stato di “salute”. Certamente, i mezzi difettosi e poco performanti vanno incontro a una sostituzioni. Tutto ciò, tra le altre cose, è parte della garanzia di Orzi Carrelli.